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Allergie e intolleranze alimentari: un nuovo target obiettivo per il turismo

  • Immagine del redattore: Daniela Signorelli
    Daniela Signorelli
  • 25 mag 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 30 mag 2020


"Più di 150 milioni di cittadini europei soffrono di allergia in forma cronica e l'attuale previsione è che entro il 2025 la metà dell'intera popolazione europea ne sarà colpita" (EAACI, European Academy of Allergy and Clinical Immunology, 2016).

Numerose sono le ricerche in ambito di allergie alimentari, grazie alle quali si è andato delineandosi sempre più un nuovo segmento di mercato a cui operatori della ristorazione e del turismo debbono prestare attenzione.

"Si stima che circa 11-26 milioni di cittadini europei soffrano di allergia alimentare. Se proiettassimo questo dato sulla popolazione mondiale di 7 miliardi, si tradurrebbe in 240-550 milioni di potenziali allergici alimentari; un enorme onere globale per la salute (Pawankar Ruby, WAO White Book on Allergy 2013).

Per sottolineare ancor di più quanto sia importante il saper gestire le esigenze di questa clientela, per consentire loro un'esperienza di turismo enogastronomico in sicurezza, possiamo fare due riflessioni:


- L'economia ci insegna che lo studio del mercato ha l'obiettivo di individuare le necessità del proprio pubblico, per quindi creare ed offrire un prodotto o servizio che soddisfi tali richieste; pertanto gli operatori che vogliono implementare il proprio portfolio clienti, incrementare il proprio business, affermare la propria immagine e professionalità, non può assolutamente ignorare queste nuove esigenze.


- Ciascun individuo vuole realizzarsi attraverso la soddisfazione progressiva dei propri bisogni. Se pensiamo alla "Piramide di Maslow", tra le necessità primarie delle persone troviamo il bisogno di dormire e di mangiare, due esigenze alle quali gli operatori turistici sono chiamati a rispondere con un'offerta adeguata per acquisire nuova clientela.


Considerando che per un turista enogastronomico l'offerta culinaria gioca un ruolo importante nella fase decisionale di prenotazione; ancor più lo sarà per coloro che hanno esigenze alimentari particolari.

Nella competizione giornaliera, vinceranno quindi quegli operatori turistici che avranno investito in formazione del proprio personale, soprattutto del reparto ristorazione.

Auspichiamo che la figura nota del cameriere di sala assumi un ruolo ancor più professionalizzante di consulente e semplificatore dell'esperienza culinaria in struttura.


Per saperne di più sul tema delle allergie e intolleranze alimentari e non:





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Chi sono

Appassionata di turismo, con esperienza pluriennale nel settore.

Sin dai primi studi ho colto ed apprezzato l'interdisciplinarità della materia di sviluppo turistico dei territori, approfondendone i diversi aspetti.

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