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Estate 2020: il Turismo Outdoor come punto di forza per contrastare Covid-19

  • Immagine del redattore: Daniela Signorelli
    Daniela Signorelli
  • 15 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 16 giu 2020

L' estate 2020 sarà piuttosto insolita, caratterizzata dalla richiesta di sicurezza e distanza sociale da parte dei turisti e dalla loro forte propensione ad un turismo lento, all'aria aperta, di prossimità e sempre più sostenibile.


A queste esigenze risponde benissimo il Turismo all'aria aperta (o anche detto Outdoor Tourism) che grazie alle sue caratteristiche:

  • Contatto con la natura,

  • Sport e avventura,

  • Luoghi e cibi tipici,

  • Esperienze uniche,

  • Praticabile anche in luoghi non frequentati dal turismo di massa,

Consente al turista di riappropriarsi di un po' di normalità, pur convivendo in sicurezza con il Covid, durante la stagione estiva.

Un nuovo approccio dunque per vivere il Made in Italy.

Secondo le stime dell’Istituto Piepoli il fatturato del turismo all’aria aperta nel 2019 si attesta intorno a 8,5 miliardi di euro (di cui 5,2 miliardi di euro per servizi ricettivi e 3,3 miliardi di euro per servizi di ristorazione), con una quota di viaggi in Italia che si aggiudica il 25% del totale: dei quasi 80 milioni di viaggi degli italiani in Italia e all’estero lo scorso anno (Istat, febbraio 2020), 20 milioni sono stati outdoor (stima sui soggiorni in villaggi e camping e viaggi itineranti effettuati con caravan e simili) per un totale di 92 milioni di pernottamenti, pari al 23% del totale. Fonte: Osservatorio del Turismo Outdoor humancompany.com

Sicuramente questo settore avrà risentito degli effetti del lockdown nei mesi di marzo - maggio (si stima che abbia bruciato circa il 18,5% delle presenze dell'intero anno), stagione di inizio delle attività outdoor favorite dall'allungarsi delle giornate e dalle miti temperature primaverili; ma certamente ha tutte le carte in regola per riprendersi nella stagione estiva.

le vacanze outdoor più lunghe nell’ultimo anno sono estive in otto casi su dieci (da giugno a settembre), svolte in Italia per la medesima quota, con rilevanza di Puglia (13%), Toscana (11%) e Sicilia (10%). Per il 69% sono state vacanze prevalentemente balneari e fatte in coppia (53%) o con tutta la famiglia (34%). A scegliere la montagna è stato il 16%, seguito dalle città e località d’arte con il 12%.

Chi è il turista outdoor?

Dall’indagine di Istituto Piepoli a praticare turismo all’aria aperta sono soprattutto uomini (il 45% del totale degli intervistati uomini contro il 40% del totale tra le donne), compresi nella fascia d’età tra 35 e 64 anni (53%) e in misura abbastanza uniforme tra i residenti delle diverse regioni italiane.

Sicuramente nel 2020 la montagna e le estese colline coltivate guadagneranno terreno; per quanto riguarda i pernottamenti si vedrà un incremento di richieste per le seconde case, gli agriturismi, le masserie e i campeggi.


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Chi sono

Appassionata di turismo, con esperienza pluriennale nel settore.

Sin dai primi studi ho colto ed apprezzato l'interdisciplinarità della materia di sviluppo turistico dei territori, approfondendone i diversi aspetti.

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